Torre del Lago e Viareggio

“Torre del Lago – gaudio supremo, paradiso, eden,
empireo, turris eburnea, vas spirituale, reggia: abitanti
centoventi, dodici case.”

Lago di Massaciuccoli, sullo sfondo Villa Orlando con le sue torrette
Il Maestro è ritratto in posa 3:4, indossando un elegante abito gessato e un cappello obliquamente posizionato, come era solito fare.

Il 18 giugno 1891, la famiglia Puccini giunge al completo alla stazione di Torre del Lago. Il loro arrivo viene accolto con entusiasmo dalla comunità locale che si mobilita per dare il benvenuto al compositore, regalando fiori e celebrando il suo arrivo in modo trionfale.

Il giovane Giacomo, all’epoca trentunenne, instaura un legame indissolubile con Torre del Lago, senza immaginare che in futuro quel luogo verrà riconosciuto a livello mondiale come Torre del Lago Puccini.

Il Maestro è accolto da un “paesaggio da sogno”, come descritto da F. Pagni, composto dallo specchio d’acqua del lago di Massaciuccoli alle pendici delle Alpi Apuane, una palude che si estendeva fino alla strada per Viareggio e una pineta lunga un paio di chilometri. Intorno alla chiesa si sviluppa un insediamento di case e capanne abitate da pescatori, con una popolazione che non conta più di 150 persone.

Inizialmente affitta dal guardaboschi della zona, il “Veneziano”, una casa costruita sulle fondamenta di una torre romanica.
Dopo i successi di “Manon Lescaut” e “La Bohème”, Puccini dispone dei mezzi economici per costruire la villa dei suoi sogni, rinnovando completamente la torre storica. Questa abitazione, che oggi è visitabile come museo, è in stile liberty e si sviluppa su due piani. Il giardino ricorda l’Oriente grazie alle piante rigogliose ed esotiche che ospita, tanto che Giuseppe Adami afferma: “perciò vedevo sempre aggirarsi in quell’angolo incantato, vicina al suo creatore, la piccola ombra di Madama”.

Puccini vive in questa casa per trent’anni, culla delle sue più grandi creazioni, come “Tosca”, “Madama Butterfly”, “La Fanciulla del West”, “La Rondine” e il “Trittico”.

Torretta di Villa Orlando a Torre del Lago in stile neogotico.

Abbandona Torre del Lago a causa del costante inquinamento acustico provocato dalla costruzione di una centrale elettrica alimentata con la torba del lago.

Nel 1921 si trasferisce a Viareggio, dove vive per tutto il resto della sua vita nella villa che fa costruire (Villa Puccini). A Viareggio, Puccini è solito frequentare il Caffè Margherita, uno dei luoghi più emblematici della perla della Versilia, posto di incontro con amici e salotto per uomini intellettuali e di cultura.

Nel 2008 viene inaugurato il Grande Teatro all’aperto Giacomo Puccini, una struttura in legno, cemento e cristallo affacciata sul lago. Offre uno sfondo incantevole alle opere del maestro rappresentate in un’arena che può ospitare fino a 3370 spettatori.

Quando la luna si erge alta nel cielo, il suo bagliore si riflette sulla superficie del lago, si fonde con le scenografie e trasporta le persone nei magici luoghi descritti da Giacomo Puccini.

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